Primi passi
(1887)
-
Heinrichh Hertz, fisico tedesco, mettendo a
punto le teorie dello scozzese James Clerk Maxwell riesce a produrre onde radio-elettriche, definite poi
"Onde Hertziane".
- Nel 1884 l'inglese Oliver Ladge riesce a captare le
onde Hertziane ad una distanza di 36 mt. Il russo
Alexander Popov costruisce la
prima antenna per la ricezione dei segnali elettrici.
La prima
Trasmissione (1901)
-
Il 12 dicembre 1901
G.
Marconi riesce a stabilire il primo collegamento tra la
Cornovaglia (Inghilterra) e Terranova (Canada). Non so dirvi
se alle ore 12,00 di quel fatidico giorno G. Marconi
pensò di quale favolosa importanza avrebbe avuto la
sua scoperta negli anni avvenire. Come tutte le più
importanti scoperte, gli scienziati del tempo accolsero la
prova con freddezza e scetticismo. Questo ha dimostrato che
le onde elettro-magnetiche non si propagano soltanto
attraverso conduttori metallici, ma anche nell'atmosfera,
violando inoltre la legge della propagazione rettilinea.
Successivamente testato più tardi nel 1933 quando si
effettuò il primo collegamento, che partendo da Chicago e
rimbalzando attraverso le varie capitali americane, europee
e asiatiche, ritornarono al punto di partenza facendo il
giro del mondo in 3 minuti e 25 secondi.
La Radio a
Cristallo di Galena
-
La propagazione delle onde elettro-magnetiche non è
costante in quanto l'atmosfera funge da elemento ostacolo,
quindi più ci allontaniamo dalla stazione trasmittente e
minore risulterà la forza del segnale presente. Inizialmente
per poter ascoltare i piccolissimi segnali si utilizzava un
apparecchio ricevente chiamata "
Radio a Cristallo di Galena
" la quale mediante una
semplice bobina, dei condensatori e appunto il Cristallo di
galena trasformava i segnali elettro-magnetici in
piccolissime variazioni di correnti che si potevano
ascoltare solamente attraverso l'uso di particolari cuffie.
-
Le Valvole
(1906)
- A questo punto possiamo affermare la nascita vera e
propria della radio. Ma l'unico problema, come si
può intuire era l'ascolto, possibile solamente attraverso
delle cuffie rimanendo quindi un fatto individuale e
solamente nelle immediate vicinanze. L'inglese Ambrose
Fleming prima, Lee de Forest poi,
diedero vita alle Valvole Termoioniche , le quali
per la teoria sul passaggio di corrente in un bulbo a vuoto
tra due poli, messa a punto anni prima,
avevano la proprietà di amplificare piccoli segnali tali da
poter far vibrare la membrana di un altoparlante. Questo
permetteva all'ascoltatore di una più ampia libertà di
ascolto, magari per ballare. Il giovane studente olandese
Gerard Philips, non si fece sfuggire questa opportunità e con l'aiuto
del padre Frederik, trasformò la già avviata fabbrica
di lampadine, prima per la costruzione delle valvole, poi
nel 1927 cominciò la costruzione delle radio con il mitico
marchio
PHILIPS & Co.
- Il costo di una valvola si aggirava sulle 50 lire,
prezzo alto per l'epoca, al punto che l'ingegnere Aurelio
Beltrami brevettò un sistema per rigenerare i tubi
catodici anche con filamento interrotto al modesto costo di
15 lire. Alla valvola così trattata veniva incollata sullo
zoccolo una fascetta tricolore (verde-bianco-rosso) con la
dicitura " Rigenerata - Brevetti Ing. A.Beltrami ".
Le
prime radio a scala numerica.
-
Il successo della radio fu travolgente,
la diffusione degli apparecchi velocissima. Molte aziende
investirono molto sulla produzione dei radio ricevitori. Le
prime radio crearono un vero e proprio problema estetico
nelle case degli ascoltatori. Si trattava di oggetti
costosi, erano massicce, ingombranti e inizialmente poco
curate. Non passò molto tempo che la cura dell'estetica e il
design dei ricevitori incentivarono l'estro e la
creatività di nuove forme e modelli divenendo anche
pregevoli oggetti di arredamento da esibire come status
symbol. Maggiore attenzione, eleganza e funzionalità
era dedicata al disegno della parte anteriore, del mobile,
dei fregi e della scala di sintonia, inizialmente numerica.
La difficoltà era nel associare le numerazioni della scala
alle frequenze delle stazioni trasmittenti.
Il
Mobile
-
Sino alla metà degli anni 30 il legno di
pregio per la produzione economica, fu il materiale più
generalmente impiegato per la costruzione dei modelli del
mobile radio, sfruttando la radica nell'impelliciatura, che
passarono dalla banale forma di una cassetta a quella di
soprammobile e di consolle. Nei primi anni 30 nuovi
materiali cominciavano a comparire per la realizzazione
delle scatole e dei mobiletti.
-
I mobili in Arborite (cartone
bakelizzato) che danno l'effetto tipico della radica nei
colori marrone chiaro e scuro.
-
Con l'avvento della Bakelite (1930)
e della Catalina,
materiale molto robusto con possibilità di diverse
colorazioni si progettavano le sagome degli involucri
radiofonici e davano allo stesso tempo un tocco di bellezza
in più, che oggi sono diventati rari pezzi di prestigio
nelle raccolte degli appassionati.
-
Grande importanza che valorizza e
impreziosisce la radio d'epoca è il
Marchio.
Rappresenta il biglietto da visita del
ricevitore.
* Il
restauro e la pulizia del mobile sarà trattato nella sezione
"Restaurando
Radio"
|
Heinrichh
Hertz
Antenne Riceventi
Guglielmo Marconi
Radio Galena Marconi - 1923
Valvole Europee e USA
locandina valvole PHILIPS
Ric. Abel Berrens (1924)
Vignati-Menotti335Baby
Radio SITI-Radiorurale
Philips-930A |
Le prime Emittenti
Americane
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Con lo sviluppo delle tecniche dei
ricevitori radio, a ridosso della prima grande guerra,
iniziarono le prime trasmissioni radio e la conseguente
corsa delle licenze e dei diritti.
-
In America la fusione di tre grandi
compagnie : la General Elettric , l'AT&T
(American Telephon and Telegraph) e la Westinghouse
diedero vita alla prima grande emittente radiofonica
degli USA, la RCA (Radio Corporation of America).
-
Anche in Europa non si perdeva
tempo, alcuni governi esercitavano da prima il monopolio, ma
in breve tempo si assiste alla nascita di moltissime
emittenti private.
In Gran
Bretagna
-
Nasce la BBC, sostenuta
inizialmente da un consorzio di industriali indipendenti
interessati soltanto alla vendita di apparecchi radio.
Successivamente lo scozzese john Reith si liberò del
controllo privato e dopo aver ottenuto dal governo la tassa
sulle radio vendute creò la prima radio veramente
indipendente e per 10 anni il monopolio radiofonico.
-
Nel 1929 la BBC operava con ben
22 Stazioni Emittenti sparse in tutto il Regno Unito.
In Francia
-
1923: Dalla stazione della
Scuola Superiore delle Poste e Telegrafi, a Parigi,
partono le prime trasmissioni sperimentali in
Onde Medie.
-
Il governo tenta il monopolio ( RDF
divenuta nel 1946 RTF Radio et Television de France), ma
permettono alle stazioni private di continuare a
trasmettere. La struttura della imponente Torre Eiffel
(Expo 1889) fu sfruttata per collegare un capo dell'antenna,
l'altro capo sostenuto da un dirigibile. Il francese Jean
Antoine trasmise il primo Tour de France nel 1928.
Verso la fine degli anni venti grazie all'evoluzione
della tecnologia radiofonica le stazioni radio diventano
professionali e inizia la programmazione con veri e propri
palinsesti. Sul territorio francese erano già presenti 29
stazioni trasmittenti.
Le Emittenti In Italia
-
1924:Il Governo concede l'utilizzo
delle frequenze alla Unione Radiofonica Italiana (URI),
divenuta poi E.I.A.R. (Ente italiano per le
Audizioni Radiofoniche) nel 1928. Le prime trasmissioni
iniziarono a Roma, in zona " Parioli " e subito
il regime impose un abbonamento annuo variabile dalle 20
alle 180 lire a seconda delle valvole istallate all'interno
del ricevitore radio.
-
Nel gennaio 1925 nasce
RADIORARIO , settimanale ufficiale dell'E.I.A.R che
forniva i palinsesti e dava informazioni sia tecniche che
culturali. Nel 1929 in Italia erano operative ben
5 Stazioni Emittenti, si contavano ben
99.146
abbonamenti.
|
logo RCA (usa)
logo BBC (england)
Antenna sulla Tour Eiffel (FRA)
Stazione Radio Parioli
E.I.A.R.(1928)
Nicolò Carosio |
La Radio entra in
guerra (1935/1945)
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Troppo giovane durante il primo conflitto
mondiale diviene fondamentale già nella guerra civile
spagnola e nell'invasione italiana in Abbissinia,
dove ebbe un ruolo decisivo nell'assicurare a Mussolini il
consenso all'impresa. Fece istallare migliaia di radio
riceventi nelle scuole e negli uffici pubblici con finalità
di propaganda del regine fascista e strettamente
controllata.
-
Dalla metà degli anni 30, lo stato
imponeva alle case costruttrici di avere in catalogo una
Radio Balilla al prezzo di Lire 430: la voce del regime
doveva assolutamente entrare in tutte le case del paese. La
commercializzazione e la vendita degli apparecchi radio
dovevano tassativamente essere della produzione nazionale,
sul telaio veniva applicata una targhetta " Attestato
n.166 prodotto italiano " e riportando fregi e
simbologie fasciste.
-
Addio a Marconi (1937):A Roma il
20 luglio 1937 muore a 63 anni Guglielmo Marconi, " il padre
della radio ". In onore dello scienziato italiano in
Inghilterra entrò in esercizio la sua ultima invenzione "
il Radiofaro ", ancora oggi usato per l'atterraggio
degli aerei in condizioni di precaria visibilità. Questi
operatori vennero poi chiamati " Marconisti"
-
Nel 1938 il Partito Nazionale
Fascista al potere vietava per legge l'ascolto di radio
straniere. Gli italiani che non condividevano ,e idee del
fascismo e volevano sapere cosa accadeva nel mondo si
sintonizzavano clandestinamente sulle frequenze di
Radio
Londra.
-
Nel 1939, grazie alla radio, la
notizia dell'occupazione tedesca della Polonia fece subito
il giro del Mondo. Dai microfoni della BBC, il primo
ministro inglese Chamberlain annuncia l'inizio della guerra
contro la Germania: la Seconda Guerra Mondiale.
-
Radio Vaticana (1939):Trasmette in
diretta l'incoronazione del successore di Pio XI,
Eugenio Pacelli, che diventa papa con il nome di
Pio
XII.
-
Mentre si combatte, la radio cercava di
alleviare la tensione delle popolazioni e nelle retrovie i
soldati si commuovono ascoltando le note di
Lili Marlene.
-
NBC (1941):"Non è uno scherzo: è
la guerra". così dai microfoni della NBC viene annunciato
agli americani il bombardamento giapponese su
Pearl
Harbour.
-
Italia (1942):
dai microfoni dell'
EIAR , la voce di G.B. Arista "Titta" annuncia la caduta e
l'arresto di Benito Mussolini dopo la riunione del Gran
Consiglio.
-
Sbarco in Normandia (1944):Alle
ore 03:32 il colonnello Ernest Depuis legge alla radio il
dispaccio dello sbarco sulle coste settentrionali della
Francia da parte delle Forze Navali Alleate comandate
dal`generale Eisenhower.
Lo
sapevate che....:
La famosa "Radio Rurale" costruita
tra il 1930/1940, imposta dal governo fascista alle più famose
case costruttrici, per poter diffondere la voce del partito a
sempre più numerosa popolazione anche contadina, veniva bloccata
la sintonia per poter ricevere solamente canali radiofonici
del regime. Il pannello posteriore era fissato con dei
rudimentali dadi a farfalla in modo che potevano venire bloccati
da particolari "piombi" di sicurezza. La radio veniva venduta al
prezzo stabilito e imposto di £. 450 circa. |
Unda Radiobalilla (1939)
logo Safar (1936) |
Le Prime Grandi Industrie
Elettromeccaniche Italiane |
La Voce del Padrone
(Milano)
-
La storia de " La Voce del Padrone
"
inizia in Inghilterra alla fine del 1890 come " The Gramophone
Company " poi divenuta nei primi anni '900 la famosa "
His
Master's Voice ". La fabbrica produceva e distribuiva
Grammofoni e dischi con il famoso marchio del cane Nipper che
ascolta la voce del suo padrone incisa sul disco. Il logo deriva da
un dipinto di Francis Barraud che venne acquistato nel 1899 dalla
società stessa, che ne fece il marchio di fabbrica. Nel 1912 in
Italia grazie ai fratelli Alfredo e Duilio Bossi che fondarono a
Milano in Galleria Vittorio Emanuele la "Società Nazionale del
Grammofono" che proseguì la distribuzione dei prodotti "La
Voce del Padrone". Nel 1930 la S.A.N.G. (Società Anonima
Nazionale del Grammofono ) a Milano in v. Domenichino,14, con la
creazione di laboratori specializzati e ricchi mezzi iniziò
la produzione e la vendita di
apparecchi Radiogrammofoni su licenza RCA-Victor e His Master's
Voice. Con l'avvento della valvola termoionica La Voce del
Padrone mise sul mercato dei meravigliosi apparecchi che superano le
più esigenti aspettative e potevano soddisfare le più disparate
necessità delle famiglie, delle scuole, dei circoli, dei caffè,
degli alberghi, degli ospedali, dei cinematografi, degli esercizi
pubblici, delle sale da ballo e dei luoghi dove occorreva parlare a
grandi masse. Dalla fine degli anni trenta tre grandi case
costruttrici, Voce del Padrone, Columbia e Marconiphone produssero insieme molti modelli di ricevitori con marchi differenti
e con qualche piccola diversità. Questo tipo di collaborazione
permetteva di contenere i prezzi di vendita ed essere più
competitive sul mercato.
I primi Modelli prodotti furono le radio R3, R5,
R7,seguito dai Radiogrammofoni seri RG, poi si passò alla
realizzazione di pregevoli apparecchi come il Domus Junior, Electra
e Eridania e tutta la serie 500 (Sintorapida)Durante il periodo bellico i proprietari inglesi
sospesero la produzione e chiusero la fabbrica, per
riaprirla subito dopo la fine della guerra Mondiale. Si riprese
subito la produzione di ricevitori radio e si avviò anche la
costruzione dei primi Televisori in B/N. Con l'arrivo della
concorrenza la produzione divenne sempre più antieconomica e nel
1964 la produzione dei ricevitori venne chiusa definitivamente. Nel
1966 riprese la produzione discografica che ancora oggi continua ad
esistere come etichetta sotto il nome di EMI Music Italiana s.p.a.
con sede nel centro di Milano.
|
Voce del Padrone 519 (1938)
Voce del Padrone 570 Sintorapida
Voce del Padrone 509 (1950) |
S.I.T.I
(Milano)
-
La S.I.T.I. (Società Industrie
Telefoniche Italiane):azienda fondata a Milano in v.
Nino Bixio,24 nel 1918
dall'ingegnere Doglio. Produceva attrezzature,
centrali di commutazione e apparecchi
telefonici, con rappresentanza del marchio SIEMENS. Nei primi anni 20 si specializzò nella
costruzione di ricevitori radio costituendo la S.A.R.I.
(Società Anonima Radiotelefonica Italiana).
-
I suoi primi
prototipi vennero dotati di valvole esterne e l'altoparlante
a tromba separato, tutti componenti di prima qualità come la
serie R (1924-1930), la serie Siti
70 e la serie 53 (1930-1932), fino
alla serie Radiorurale e Radiobalilla del
1935-1936. Nel 1936 venne assorbita dalla F.A.C.E. che
continuò la produzione dei Radioricevitori, componenti e
accessori per radio.
|
Radiorurale(1936) |
Allocchio Bacchini (Milano)
-
Allocchio Bacchini (1920):
Questa
prestigiosa azienda nacque a Milano c. Sempione,93 nel primo dopoguerra
(1920) per
opera degli ingegneri Antonio Allocchio e Cesare
Bacchini. Nata come azienda costruttrice di strumenti ed
apparecchi per misure sottomarine, nel 1924 inizia la
produzione di radioricevitori di altissima qualità e
prestigio come il modello Radioalba R82 e il raro
Mod.53, nonché impianti di amplificazione realizzati
interamente con componenti di propria produzione. Nel periodo bellico trasformò la produzione
nella costruzione di materiale ad uso militare. Solo nel
secondo dopoguerra riprese la produzione delle Radio con il marchio
Radioalba, (AL.BA. sono le iniziali dei fondatori
dell'azienda), ma per la fortissima concorrenza fu costretta
a chiudere negli anni '60.
|
Radioalba |
Safar
(Milano)
-
La Safar (1923):
La S.A.F.A.R.(Società
Anonima Fabbricazione Apparecchi Radio) con sede a
Milano, iniziò con la
produzione di cuffie d'ascolto per puntare in seguito alla
realizzazione di componenti elettronici come altoparlanti,
trasformatori, potenziometri e resistenze. Il successo
arrivò con la produzione prima degli apparecchi radio, oggi
molto ricercati dai collezionisti, come la serie Melode,
il piccolo Amico, Colibrì e Usignolo.
-
Alla fine degli anni 30 investe
nella ricerca e sperimentazione del sistema Televisivo,
costruendo così i primi tubi a raggi catodici. Si
deve prima la partecipazione all'istallazione della prima
stazione Televisiva di Monte Mario a Roma, poi alla
costruzione dei primi televisori da 16" inseriti
direttamente nelle console radio. Durante il periodo bellico
si dedicò
alla costruzione di apparati militari. Dopo la II guerra
mondiale tentò di riconvertire la produzione in altri
settori, ma chiuse i battenti nel 1948.
|
Safar Supermelode (1933) |
Ducati
(Bologna)
-
Inizialmente produceva condensatori di
ogni tipo, elettrolitici, a carta, a mica e variabili, come
il noto condensatore Manens per gli apparecchi radio.
Sempre nel 1924 la Ducati riuscì ad effettuare per la prima
volta un collegamento ad Onde Corte tra l'Italia e
l'America.
-
Grazie
all'impegno dei soci fondatori a partire dagli anni '40 la
Ducati si specializzò nella costruzione di
radioricevitori come il famoso RR3404, meglio conosciuto
come " Paniere ", il RR3405 " Botticella" e il rarissimo
RR4401. La Ducati poi estese le sue produzioni anche nel settore ottico,
militare e motociclistico.
|
RR3404 " Paniere " |
CGE
(Milano)
-
La Compagnia Generale di Elettricità
(CGE) 1921: Nata su licenza della Americana General
Electric, con sede a Milano, commercializzava
apparecchi radioricevitori di produzione RCA Americana
e aveva numerosi uffici di vendita sparsi su tutto il
territorio italiano.
-
Nella metà degli anni 30 a causa delle
sanzioni doganali decise di iniziare una propria costruzione
su licenza RCA di radioricevitori, stazioni trasmittenti,
radiophonografi, amplificatori di bassa e alta potenza,
altoparlanti e cuffie, sistemi di riproduzione e di
registrazione.
-
Produce una
serie importante di modelli radio con il design di Piero Bottoni, come l'Audioletta, la
Consoletta e il modello
Supergioiello con rivestimento in radica e tastiera
superiore. La CGE è una delle poche aziende Italiane che
riesce a reggere la competizione fino agli anni '90.
|
Locandina CGE Supergioiello |
Minerva
(Milano)
-
La Minerva Radio (1930):Questo
marchio fondato in Austria agli inizi degli anni 30, iniziò
la sua attività in Italia nel 1937 negli stabilimenti di
Milano di v. Meda,11 su licenza della casa
madre inizialmente con il nome Italminerva s.a., poi divenire Minerva Cozzi Dell'Aquila.
-
Nel
dopoguerra la Minerva si trasferisce in Viale Liguria,26 e
continua la produzione di ricevitori in
stile nazionale. Il modello più conosciuto è il
506"Perla" e il 1576"Aprica". Negli anni
60 l'azienda venne assorbita dal colosso tedesco Grundig.
|
Minerva |
Geloso
(Milano)
-
Radio Geloso (1931):
L'Italoamericano Giovanni Geloso arrivato in Italia
fonda a Milano in v. Sebenico,7 la John Geloso S.A.
Dopo qualche anno si trasferì in viale Brenta, che inizialmente
produceva componenti per radio e amplificatori e scatole di montaggio per radio. Tra i
prodotti più famosi di questa industria ricordiamo la
costruzione dei numerosi magnetofoni da quelli a filo a
quelli a nastro come il famoso
registratore " Gelosino ". La Geloso fu
inoltre l' azienda a diffondere i primi famosi "Bollettini
Tecnici Geloso " che permettevano una maggiore
diffusione del nuovo mezzo di comunicazione e un valido
supporto tecnico per radioamatori e radiotecnici. Dopo la
seconda guerra mondiale aprono gli stabilimenti
specializzati di Lodi, Napoli, Salerno e Roma.
-
Nel 1949 si dedica alla produzione dei
Televisori con il mod. GTV 1001 poi modificato, per
entrare nel 1952 nel mercato Televisivo. Nel 1968 con la
scomparsa di John Geloso e l'agguerrita concorrenza
straniera l'azienda fu
costretta a chiudere e fu acquistata dalla PASO che
continuò la produzione del settore amplificazione esterna
per scomparire poi dopo qualche anno.
|
Amplificatore Geloso G226A
Geloso G255(Gelosino) |
Radiomarelli
- West (Milano)
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La Radiomarelli (1929):
Fondata da Ercole Marelli mediante il gruppo "
MAGNETI MARELLI s.a " con un primo stabilimento a
Sesto S.Giovanni (Milano), presenta il suo primo apparecchio
radioricevitore Musagete in occasione della Fiera di
Milano del 1930. La ditta si specializza nella produzione di
apparecchi Radioriceventi, Radiofonografi stazioni
trasmittenti e telefoniche, nonché impianti di
amplificazione e complessi di incisione di dischi
fonografici. L'azienda mise sul mercato innumerevoli modelli
Radioriceventi molto quotati come Chilifono, Aedo,
Vertunno, Targelio con la particolare scala parlante
circolare, Alcor, Aldebaran con la prima preselezione
delle stazioni e mobile in radica, Altair, Merak,
Taumante e tutta la serie Fido. In collaborazione con la
RCA americana alla fine degli anni 30 inizia la sperimentazione
nella trasmissione e ricezione Televisiva nei propri
studi di ripresa della Torre Littoria. Il marchio si affermò in Italia e all'estero
come prodotto di qualità e garanzia. Chiuderà i battenti
negli anni '70.
|
Aldebaran (1938)
Radiomarelli Algor |
Imca
(Alessandria)
-
La Imca Radio (1935):Industria
Meccanica Cartonaggi e Affini, fondata
dall'ing. Italo Filippa ad Alessandria nei primi anni
'30. Grande appassionato radioamatore, nel 1935 trasforma
l'azienda nella produzione di radioricevitori cambiando la
denominazione in Imca Radio s.a. Si specializzò nella
costruzione dei condensatori variabili e dei commutatori di
gamma detto " a tamburo rotante " che consentiva una
più fine e precisa sintonia sulle onde corte, difficili da
sintonizzare. Nel 1936 presentò i primi fortunati modelli
IF 65 e IF 78, seguirono nel 1937 il modello
Esagamma ( a 6 gamme d'onda ), seguito dal Multigamma
( 5 OC, 2 OM, OL) e poi la serie Pangamma ( 8 AM +
FM), uno dei primi ricevitori in FM. Produsse anche
Radioricevitori Militari, radiofonografi, amplificatori e
altoparlanti. Nel 1960 fu assorbita dalla Radiomarelli che
continuò la produzione con il marchio Imca sostituendo la
sigla IF con RID.
|
Imca Radio Pangamma |
Savigliano
-
Officine Meccaniche Savigliano(1932):
Nata inizialmente a Torino come Officine Meccaniche
per la costruzione di ponti, opere ferroviarie e di
ingegneria, una piccola sezione dell'azienda realizzava
ricevitori radio e radiofonografi a partire dal 1932. Si
presentò sul mercato con la serie Di Super 7,
poi seguirono la serie 60, 70, 80 e 90. Questa prestigiosa azienda costruiva i
Radioricevitori utilizzando lo stesso telaio, bastava
sostituire il mobile per avere sempre nuovi modelli. Il
reparto radio venne poi chiuso negli anni '50.
|
Savigliano 93T "Piramide" |
. . . . . . e quelle meno conosciute. |
- ABC Radiocostruzioni s.r.l.
-Milano -
(1947-1958)
- Alcis "
s.a. Industriale Commerciale
Lombarda " - (1930-31)
- Alfa radio - Silvio Costa -
(1951-1958)
-
Altar " Officine Meccaniche
Costruzioni Radioelettriche di Mazzoni e Romagnoli " -
Livorno - (1946-1959)
-
AN-DO "Antonini e Dottorini
" -
Perugia - (1929-1930)
-
Aquila Radio -
Cornigliano - Genova
(1933-1936)
-
ARCI Radio
"Azienda Radio Costruzioni
Italiane di G. Carnevali" - (1950-1952)
-
Arefon -
Milano - (1947-1948)
-
AREL s.r.l. - Milano - (1933-1948)
-
Argus Radio
- Milano - (1947-1950)
-
Aristonradio s.r.l. - Milano -
(1952-1956)
-
ARIT " Azienda Radiofonica Italiana "
- (1929-30)
-
Arner Radio - Trieste -
(1957-58)
-
A.R.P.A. "Applicazioni Radio
Professionali Acustiche s.r.l.". (1950-52)
-
ART s.r.l. - Panart - Kendall's -
Depaphone - Milano - (1947-1969)
-
Aster - Milano - (1950-1957)
-
Astavox s.r.l. - Roma - Cosenza - (
1947-1948)
-
Athena - CORAM " Costruzioni Radio
Milano" - (1946-1951)
-
Audion s.r.l. - Bologna - (1948-1952)
-
Augusta s.r.l. " Costruzioni
Radioelettriche" - Trento - (1950-1966)
-
B.B.
" Industrie Riunite L.
Bertuccini " - Bergamo - (1946-1949)
-
Brunet s.a. - Milano - (1932-33)
-
C.A.R.M.I " Costruzioni Apparecchi
Radio Melodici Italiani" - Milano - (1929-1931)
-
Century
" Elettropadana s.n.c." -
Brescia - (1967-1972)
-
Crezar " Crespi e Zanetti " - Milano
- (1964-1972)
-
Damaiter Radio " gruppo Infin " -
Torino - (1950-1960)
-
Diapason Radio - Bologna -
(1950-1951)
-
Diken Radio
- Milano - (1948-1949)
-
Dino Salvan " Ing. Costruttore di
prodotti Radioelettrici" - Milano - (1947-1951)
-
Doremi
" Dolfin Renato " - Milano - (
1938-1952)
-
E.A.R. Radio - Desio - (1951-1952)
-
Era - Milano - (1950-1953)
-
Eros - Roma - ( 1942-1943)
-
Eterna Radio " di Agnesi Mario " -
Lucca - (1958-1960)
-
F.D.B. "Effedibi - F.lli De Bernardi
" - Torino - ( 1947-1962)
-
Everest Radio - Milano - (1946-1948)
-
F.A.R. "Fabbrica Apparecchi Radio" -
Milano - (1951-1953)
-
F.A.R. " Fabbrica Apparecchi Radio" -
Livorno - (1925-1930)
-
F.I.A.R.T. s.a. " Fabbrica Italiana
Apparecchi Radio Telefonici " - Torino / Milano -
(1925-1953)
-
F.I.R.A.M. " Fabbrica Italiana Radio
Meccanica s.a." - Torino - ( 1938-1935)
-
Fabbriche Riunite
spa - Casalmaggiore
(Cremona) - (1954-1956)
-
FADA " Officine Meccaniche La
Precisa" - Napoli - (1922-1940)
-
FAR
Serena " Fabbrica Apparecchi
Radiofonici spa" - Milano - (1947-1957)
-
Fara Radio " Fabbrica Apparecchi
Radio Accessori" - Desio - (1934-1951)
-
Faraday
- Como - (1960-1964)
-
FAREF - Milano - (1949-1964)
-
F.A.R.M. " Fabbrica Apparecchi Radio
Mazza " - Milano - (1920-1946)
-
Fataradio - Marsala - (1932-1934)
-
Felice Chiappo
" Radioperfecta " -
Torino - (1926-1928)
-
Fidel Radio - Roma - ( 1931-1935)
-
Firte spa - Pavia - (1961-1964)
-
For " Formenti " - Milano -
(1932-1034)
-
Gamma Radio "Industrie Meccaniche
Elettriche Romane" - Roma
-
GBC " Gian Bruto Castelfranchi " -
Milano / London / New york - (1951-1969)
-
Giordani
" Costruzione Apparecchi
Tadio e TV " - Udine - (1950-1952)
-
GIZETA Radio " Costruzioni
Radiofoniche " - Milano - (1949-1950)
-
Gloriette Radio - Bolzano -
(1949-1951)
-
GTM srl " Fabbrica Apparecchi Radio
Elettrici " - Milano - (1948-1949)
-
Harmonic Radio s.a. - Milano -
(1940-1952)
-
Hauda Radio - Milano - (1949)
-
Hertz " Prodotti da I.A.R. di
Marino e Francesco Pron" - (1934-1953)
-
I.C.A.R.E. " Ing. Corrieri
Apparecchiature Radioelettriche " - Milano - (1946-1952)
-
I.R.E. "
Industrie Radio Elettriche " - Torino - (1924-1927)
-
Icam Radio - Bari - (1931-1933)
-
I.M.E.R. " Industria Meccanica
Radiofonica " - Varese - (1944-1948)
-
Imperadio
" Industrie Meccaniche
Radio Elettriche Fermi " - Genova - (1950-1952)
-
INCAR - Vercelli - (1949-1961)
-
Irim - Itelectra - Milano -
(1934-1053)
-
Iris Radio - Milano - (1948-1953)
-
Ital Radio / Kosmophon / Eterphon -
Torino - (19471966)
-
Jahr " Ing. Augusto Hugony " - Milano
- (1946-1951)
-
Jonophon " Laboratorio Industriale
Radiotecnico " - Lecce - (1948-1949)
-
King's Radio - Trieste - (1946-1952)
-
Klamor " di Mezzadri Pino " -
(1950-1952)
-
Kosmovox / Covel - Milano -
(1948-1954)
-
La Filotecnica " Ing. Salmoiraghi
s.a." - (1927-1931)
-
La Radiotecnica " di Mario Testa " -
(1952-1956)
-
La Voce della Radio
" di Luigi Todi "
- Milano - (1945-1972)
-
Lambda " di Olivieri & Glisenti " -
Torino - (1921-1948)
-
Lare " di Cotturri & Cerri " - Milano
- (1946-1947)
-
Liar s.r.l. " Laboratori Industriali
Apparecchiature Radioelettriche " - Milano - (1947-1951)
-
Lux Cristiana s.a. - Roma - (1935)
-
Lyraphon " Soc. An. Giliardi & C. " -
Torino - (1932-1933)
-
Magaja " di Luigi Magaja " - Milano -
(1938-1997)
-
Masterban " Radio Baldessari " -
Rovereto - (1946-1975)
-
Meli Radio " di Alfredo Meli " -
Bergamo - (1947-1948)
-
Magnadyne / Kennedy
" Prodotti gruppo
Infim " - (1931-1969)
-
Metallotecnica s.a. " Costruzioni
Radio Elettriche " - Firenze / Milano - (1940-1941)
-
Metro Radio - ?????? ( 1950 ??)
-
Micro
- Torino - (1948-1950)
- Moselradio di Mottola-Sella (1947)
-
M.C. " Manlio Capriotti Radio " -
Genova - (1932-1952)
-
Nova - Milano - (1937-1950
-
O.E.M. s.a. " Officina Elettro
Meccanica di E. Vittadini " - (1938-1939)
-
O.R.A. " Officine Radio Affini"
- MIlano - (1950-1951)
-
O.R.A.C.E.R. "di Carazza Fabio"
- (1947-1948)
-
O.S.T. s.a. "Officina
Specializzata Trasformatori" - Milano - (1940-1947)
-
Officine Radionda
- (1948-1952)
-
Omega - Milano - (
1944-1948)
-
O.R.A. Belmonte - Torino - (1948-1952)
-
O.R.E.M. "Officine Radio
Elettriche Meccaniche" - Milano - (1945-1963)
-
Orgal Radio - Milano -
(1948-1960)
-
Ormiap Radio - Milano - (1946-1947)
-
Paradiso "Officine Zuccato) - Vicenza
- (1947-1962)
-
Peba Radio "di Pertusati Ferdinando" -
Alessandria - (1949-1957)
-
Poma Angelo s.a.s. - Pavia -
(1963-1965)
-
Pontello - Venezia - (1934-1935)
-
Pope "S.I.P.A.R. " - Milano -
(1933-1939)
-
Prati Radio - (1932-1933)
-
PRC Radioprodotti - Torino -
(1949-1950)
-
Preziosa Radio - Milano - (1946-1948)
-
P.R.O.D.E.L. spa - Milano -
(1958-1966)
-
Pron " I.A.R. Industria
Apparecchi Radiofonici di Marino e Francesco Pron) -
Torino - (1931-1936)
-
R.C.G. "Radio Costruzioni Gaudenzi" -
Padova - (1949-1950)
-
Radio Argentina
" di Anderucci
Alessandro" - Roma - (1937-1940)
-
Radio Fortuna "E.A.L. di
Muratore Romolo" - Milano - (1950-1951)
-
Radio Radionda (Officine). Milano -
(1948 - 1952 )
-
Radio Ricordi - Torino -
(1950-1958)
-
R.S.M. "Radio Scientifica Milano
" - Milano - (1948-1952)
-
Radio Vittoria - Torino - (1926-1929)
-
Radiothon - Bolzano - (1952-1954)
-
Raymond "gruppo INFIN" - Milano -
(1958-1966)
-
RUMA " F.lli Romagnoli" - Milano
- (1951-1955)
-
RVL Radio Lombarda - Voghera -
(1924-1925)
-
S.A.I.R. - Torino - (1924-1930)
-
S.F.I.M. - Radiolina - Milano -
(1950-1952)
-
S.M.R. - Milano - (1934-1937)
-
S.T.R. - S.I.R. "Società
Tecnologia Romana" - Roma - (1950-1951)
-
SAIRA "Radiofar" - Milano -
(1933-1936)
-
Sicart "La Voce del Mondo" - Milano -
(1932-1934)
-
Simplex - Torino - (1931-1955)
-
Sintomagic - Reom - Milano -
(1950-1957)
-
Salaphon - Stock Radio - Phonsola -
Milano - (1949-1964)
-
Star "T"
- Trento - (1950-1954)
-
Television G.P. - Genova -
(1954-1957)
-
Ultravox - Milano - (1950-1968)
-
VAAM - Milano - (1954-1960)
-
VARA s.a.- Torino - (1940-1956)
-
Vertex s.a. "Radiofrigor" -
Milano - (1938-1952)
-
Vertola Aurelio
- Milano - (1947-1957)
-
Victor "Erre Erre srl " - Milano -
1949-1958)
-
Vis Radio - Napoli - (1947-1955)
-
Winner Italiana - Milano -
(1959-1962)
-
Wundercart Radio-TV -
(1957-1966)
|
La Nascita
dell'Autoradio (1930)
-
In America Paul e Joseph Galvin
misero a punto una radio capace di essere istallata e
ascoltata in automobile. Da quì prese il via la ancora oggi
famosa casa Motorola. Il primo autoradio mod. 5T71
fu istallato nel 1932 al costo di 150 $ ( 1/4 del costo di
un media automobile ).
-
I primi prototipi erano costruiti in modo da
poter funzionare sia a corrente che a batterie ed erano già
corredati di filtri antidisturbo.
|
Publicità Salvadori Radio(MI) |
Le Radio
" curiose "
Dopo il periodo bellico del '45, con una
sempre crescente voglia di riprendersi, anche le case
costruttrici di radio pensarono che un po' di ottimismo e
curiosità non poteva guastare proprio. Sullo spunto di alcuni
prototipi degli anni 30/40, alcune aziende costruttrici di radio, agli
inizi degli anni '50 iniziarono la costruzione di qualche modello
particolare e appunto "curioso ", che potevano portare in casa
un tocco in più di modernità. Sono tutte radio valvolari e a
transistor, non
c'e' bisogno di commentare molto su questi modelli, le immagini
parlano simpaticamente da sole.
|
Le
radio in Bakelite e i colori della Catalina
-
Con il progredire delle tecniche dei
componenti elettrici sempre più ridotti e la necessità di
nuove forme e stili diversi si diffusero sempre più le radio in Bakelite. Si potevano così costruire piccole
radio con una molteplicità di varianti che testimoniano
l'assoluta versatilità verso ogni forma di design
stravaganti, di colorazioni differenti e con la possibilità
di essere trasportati altrove.
-
Successivamente dagli anni '30 agli anni
'50 in America la società " Catalin Corporation " costruisce
nuovi mobili in " Catalina ", con resine fenoliche
fuse e pigmentate in molteplici tinte che danno mille
effetti di colori perlati.
-
Togliendo il pannello posteriore di
queste radio è curioso osservare con quanta cura è sistemato
il circuito sfruttando tutto lo spazio disponibile. Tutti
questi materiali , ovviamente, sono caratterizzati da un
buon isolamento elettrico, visto che nel telaio vi sono
numerosi componenti sotto tensione. Punto debole della radio
in bakelite oltre alla fragilità dovuta alle accidentali
battute è la perdita di impermeabilità con il passare del
tempo
* Il
restauro e la pulizia del mobile sarà trattato nella sezione
"Restaurando
Radio" |
Le
radio in Bakelite e i colori della Catalina
-
Con il progredire delle tecniche dei
componenti elettrici sempre più ridotti e la necessità di
nuove forme e stili diversi si diffusero sempre più le radio in Bakelite. Si potevano così costruire piccole
radio con una molteplicità di varianti che testimoniano
l'assoluta versatilità verso ogni forma di design
stravaganti, di colorazioni differenti e con la possibilità
di essere trasportati altrove.
-
Successivamente dagli anni '30 agli anni
'50 in America la società " Catalin Corporation " costruisce
nuovi mobili in " Catalina ", con resine fenoliche
fuse e pigmentate in molteplici tinte che danno mille
effetti di colori perlati.
-
Togliendo il pannello posteriore di
queste radio è curioso osservare con quanta cura è sistemato
il circuito sfruttando tutto lo spazio disponibile. Tutti
questi materiali , ovviamente, sono caratterizzati da un
buon isolamento elettrico, visto che nel telaio vi sono
numerosi componenti sotto tensione. Punto debole della radio
in bakelite oltre alla fragilità dovuta alle accidentali
battute è la perdita di impermeabilità con il passare del
tempo
* Il
restauro e la pulizia del mobile sarà trattato nella sezione
"Restaurando
Radio" |
Execelsior 55 (FRA)
Addison 57 (Catalina)
Sonorette (FRA) |
Il
Magnetofono
-
La fiorente industria Tedesca del periodo
bellico mette a punto il Magnetofono. La
registrazione su nastro, più economica, veloce ed efficace
di quella su disco, cambia il modo di fare programmi e
permette registrazioni in differita. Il principio si
basa sulle proprietà di nastri ferromagnetici di incamerare
segnali che possono poi essere riprodotti.
-
In Italia un Magnetofono
portatile, grande come una cassetta di frutta, fu usato
per la prima volta nel 1944 dal regista radiofonico
Amerigo Gomez, registrando per la RAI la liberazione di
Firenze da parte delle truppe alleate.
|
Magnetofono Grunding TK32
|
La
modulazione FM (1950-1960)
-
Edwin Howard Armostrong (1939):
l'ideatore della supereterodina, sulle basi di precedenti
studi, perfezionò il metodo della Modulazione di
Frequenza, comunemente detta FM. Il principio
consisteva nel modulare il segnale radio non più in ampiezza
(AM) ma in frequenza (FM), ottenendo così un suono più
brillante e con assenza dei fastidiosi disturbi.
-
Inizialmente utilizzata per l'uso alle
forze armate, solo negli anni 50 venne inserita negli
apparecchi ricevitori. Anche se condizionata dalla bassa
profondità di propagazione che caratterizza la modulazione
di frequenza, si assiste alla nascita di molteplici stazioni
trasmittenti locali. Questo porta alla ripresa
della costruzione e distribuzione degli apparecchi
ricevitori dopo la sosta bellica di molte case di
produzione. Dunque, la radio assume finalmente il suo ruolo
definitivo in casa scandendo le varie fasi della giornata
con notiziari, bollettini meteorologici,
segnali orario, cronache sportive, spettacoli
e quiz.
-
(1940): La Federal Comunication
Commission (FCC) assegna alla FM dapprima le frequenze
da 42 a 50MHh, poi nel 1945 le sposta tra 88 e 106MHz.
-
In Italia l'industria radiofonica
per far fronte alla distribuzione dei ricambi e l'assistenza
tecnica si consorzia in associazione ANIE (Ass.Nazionale
industrie Elettriche), producendo circuiti similari e di
bassa fascia di prezzo.
-
I fratelli Castiglioni (1944):sono
tra i pionieri del design Italiano dei mobili per
radio sia in legno che in bakelite. Dai loro disegni sono
nati i molti modelli della Phonola, (come la mitica 547 e la
303) `e la produzione`delle più recenti Brionvega, (il
radiofonografo RR126 e la radio TS503).
-
(1944): Il 26 Ott. l'EIAR(Ente
Italiano Audizioni Radiofoniche) cambia nome in
RAI
(Radio Audizioni Italiana).
-
Stati Uniti (1946): Mentre le
Radio AM rimanevano ancorate ai palinsesti più tradizionali,
le radio FM davano spazio alla protesta studentesca, ai temi
politici e al rilancio della musica Rock.
-
La Formenti Seleco (1947):
Carlo Formenti appena diplomato e dopo alcune esperienze
alla CGE fonda nel 1947 a Desio la ditta " Carlo Foementi
s.a.s. " e inizia la produzione dei primi radioricevitori da
lui stesso disegnati. La ditta si dedica principalmente alla
produzione in conto terzi, collaborando con grandi marche e
distributori dell'epoca.
-
Da Radio Lussemburgo (1958) Teddy
Johnston e Pete Murray trasmettono la prima
Hit Parade, una novità
destinata a modificare la storia delle trasmissioni
radiofoniche musicali.
-
Ginevra (1950):
Viene
fondata UER ( Union Européenne de Radiodiffusion ) o
EBU(European Broad-casting Union) che conta su una
platea ormai di oltre un miliardo e mezzo di persone.
-
(1950): La RAI da
vita al Terzo Programma, canale radiofonico culturale
senza pubblicità.
-
1 Festival di Sanremo(1951):
la radio diffonde le prime note del Festival. La sera del
29 gennaio la voce di Nunzio Filogamo presenta il
I Festival di Sanremo; entra così nelle case degli
italiani un evento musicale unico nel panorama nazionale
volta a valorizzare la canzone italiana. il biglietto di
ingresso al Salone delle Feste del Casinò costava 500 lire.
La Canzone "grazie dei fior" cantata da Nilla Pizzi, ebbe il
più grande successo.
-
La Stereofonia (1950i:Raggiunta
una buona qualità di ascolto con la modulazione di frequenza
c'era però la necessità di riprodurre dei suoni che
permetteva all'ascoltatore di ottenere a distanza le stesse,
realistiche sensazioni che proverebbe se si trovasse
personalmente davanti alla fonte sonora. Come si intuisce
dalla parola "Stereofonia" che vuole dire "doppia fonia",
l'esperimento che iniziò in Francia nei primi anni 50,
inizialmente trasmettendo contemporaneamente lo stesso
segnale da due Stazioni dufferenti, (Parisienne e Paris
Inter) viene rilevato da un ricevitore che amplificato e
diffuso separatamente ci da
l'effetto sonoro
stereofonico.
-
L'invenzione della FM
rese
possibile i primi esperimenti sulla nascita del telefono
cellulare, oggi di uso quotidiano. Ma si dovette
aspettare il 1979 quando in Giappone furono messi in vendita
i primi modelli commerciali.
|
Il Gong del Segnale Orario
Festival di Sanremo (1951)
Brionvega RR126 Stereo
(1960) |
Radio a transistor e
la Stereofonia
-
Il fisico Americano Russell Ohl (1939):
scopre casualmente il principio della semiconduzione
analizzando la differenza di conducibilità di un cristallo
di silicio con una crepa al centro.
-
(1947):Walter Brattain dai
laboratori Bell mette a punto il primo transistor:
per la radio inizia una nuova era. La radio degli anni '50
poteva essere così compatta da raggiungere quasi le
dimensioni di un pacchetto di sigarette, questo consentì
alla radio di sopravvivere all'avanzata della TV.
-
Nasce il Terzo programma
radiofonico(1950): Nato inizialmente come programma
culturale si distinse anche nel campo dell'intrattenimento.
-
Los Angeles (1954): Con la
canzone " That's All Right Mama ", Elvis Presley
esordisce fortunosamente da una radio locale in FM
divenendo poi il più grande cantante Rock di tutti i
tempi.
-
Parigi (1955): La nuova stazione
emittente Europe 1 inizia le trasmissioni in
Modulazione di Frequenza, che portò una vera rinascita
per il mezzo radiofonico sempre più insidiato dal
diffondersi della televisione.
-
Sony (1955): appena nata,
l'industria giapponese Sony cercò di produrre modelli
di radio all'avanguardia, sfruttando tutte le nuove scoperte
e i progressi della tecnica, realizzando nel 1957 una mitica
piccola radio portalile TR-55 interamente a
transistor. In Europa arriverà il modello TR-63
a batteria da 9V dal costo di circa 40$.
-
Arriva la TV
:La televisione si diffonde, creando concorrenza
con la radio. Cambiano le abitudini nelle case, i giovani
portano la radio in automobile, in strada, in spiaggia:
ovunque si possa far festa. Per garantire più pubblico alla
radio in Italia i nuovi abbonati alla RAI partecipavano al
concorso " Radioinvito d'autunno ", dove si
partecipava al sorteggio di 40 motoleggere " Guzzi ".
-
Emittenti Pirata (1958):
Il basso
costo di realizzazione della stazione trasmittente FM dava
luogo alla nascita di Stazioni Trasmittenti Private.
L'osteggiamento del monopolio delle reti nazionali non
impedì a Radio Merkur e successivamente Radio
Caroline, che riuscì a trasmettere musica, notiziari e
pubblicità, per la prima volta in Europa, a largo delle
coste Olandesi, da una vecchia nave.
-
Lo sport alla Radio(1960):
Con l'avvento della Radiolina gli ascolti ridanno
vigore alla radio, conciliando la passione sportiva con le
esigenze famigliari o di lavoro, tenendo l'orecchio
incollato a " Tutto il Calcio minuto per minuto ",
tifando la squadra del cuore.
-
Il sessantotto:La radio diviene
protagonista degli eventi anche nella contestazione del
sessantotto, dando voce alla protesta ideologica
studentesca, contro l'invasione del Vietnam e la lotta
all'imperialismo sulle note delle canzoni dei Beatles, degli
Stones o degli Who.
-
La Philips (1963): presenta un
rivoluzionario sistema di registrazione; le musicassette.
Sostituiscono vantaggiosamente gli LP e che consentono la
costruzione di compilation personalizzate.
Lo
sapevate che....:
Il
primo registratore magnetico realizzato da Poulsen agli inizi
del 1900 utilizzava un filo di acciaio come supporto magnetico. |
Elvis Presley
Radiolina Sony
Musicassetta (1963) |
L'epoca
d'oro della nuova Radio
-
(1967) La Sony
produce la prima
radio con tecnologia dei Circuiti Integrati, unendo i
vari transistor e componenti elettronici in una piastrina di
silicio di piccolissime dimensioni.
-
(1968):Gli Stati uniti lanciano in
orbita il satellite Radioastronomico Explorer 38.
-
(1969):dall'università of Hawaii
si mette a punto la prima rete telematica senza fili
Alohanet, l'antenata dell'attuale
Internet.
-
La RAI (1970)
per contrastare il
successo che stanno avendo le radio private, da un segnale
di cambiamento, chiama Renzo Arbore e mette in onda nel 1960
il programma Bandiera Gialla. Il successo avuto
lancia nel 1970 in coppia con Gianni Boncompagni
Alto Gradimento, una delle prime vere trasmissioni
libere senza scalette fisse e copioni da rispettare.
-
L'epoca dei Disc Jockey:La nascita
delle radio commerciali segna anche l'inizio del personaggio
Deejay, divenuti poi dei fans. Le case discografiche
inviavano gratuitamente i dischi novità ai Disc-Jokey
più affermati per promuovere maggiormente la loro musica e i
loro artisti.
-
(1974):
Dalla stazione
telescopica Arecibo per la prima volta viene lanciato un
segnale radio verso la galassia M41, distante 25 mila
anni-luce dalla terra, nel tentativo di
comunicare con
gli Extraterrestri.
-
Il Radio-Telefono(1975):
Usato per
la prima volta in Gran Bretagna dal giornalista Jon Snow per
effettuare un collegamento in diretta durante un
assedio della polizia in un covo di terroristi irlandesi,
battendo cosi sul tempo gli altri colleghi giornalisti che
erano sul posto.
-
L'autoradio(1970): In seguito
all'abbattimento dei prezzi, alle ridotte dimensioni,
integrati con riproduttori a cassette, l'avvento delle
nuove tecnologie come il suono stereofonico e l'RDS, la
radio diventò in tutto il mondo la compagna di viaggio
preferita degli automobilisti.
... il resto è storia recente sul filo della memoria.
Fabio Gambioli. |
Satellite Explorer 38(1968)
Alto Gradimento (1970) (G.Boncompagni e R.Arbore)
Promo Autoradio Philips(1960) |
Bibliografia
-
Radio D'epoca
(Fabbri Editori)
-
Radio D'epoca
(Franco Soresini, Alberto Chiantera)
-
Gli anni della
radio (Radio RAI)
-
La Radio in Casa
( Leonardo Mureddu)
-
Apparecchi
Radiofonici a Cristallo (Casa Editrice Sonzogno)
-
Antique Radio
Magazine (ARM)
-
100 Anni fa...
( Nature )
-
Guglielmo Marconi e
la Telegrafia senza fili (Casa Editrice Sonzogno)
-
Le Radio di Sophie
( Citazioni )
|
|