- Il Mobile in legno:E' la parte maggiormente
esposta alla usura del tempo e da accidentali rotture
estetiche ma è anche la parte restaurabile anche dopo molti
anni utilizzando gli stessi metodi e procedimenti del tempo
.
- Mobile in legno naturale: Sono stati i primi
mobili che anno ospitato i prototipi di
radioricevitori che venivano costruiti artigianalmente da
esperti falegnami del tempo. Il restauro quindi per le
rotture o parti mancanti si limita alla pulizia o alla
ricostruzione delle parti, al
trattamento antitarlo se necessario. Se il
mobile presenta delle piccole rotture o incrinature del
legno è sufficiente colare su di esse della cera di colore
similare e quindi con una lametta da taglierino eliminare le
eventuali parti in eccesso. Alcune passate di
gommalacca
e una buona lucidatura con delle cere salva legno
restituiranno la vivacità dei colori del legno.
Allocchio-Bacchini F53(1935) |
Philips 730A(1932) |
Phonola 64(1960)
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Trattamento antitarlo e
disinfestazione nei mobili: I
fori del tarlo che spesso notiamo sul mobile radio antico è
segno del tempo che passa, prima si interviene,
maggiori sono le possibilità di ottenere un efficiente
risultato.
- I fori passivi, ( fig.2
)cioè quelli vuoti che non contengono più il tarlo, in
quanto ha terminato il proprio ciclo produttivo, viene
ripulito aspirando la polvere residua in esso contenuta e
iniettando con una siringa l'apposito liquido
antitarlo nel foro. Per i fori passivi il trattamento
antitarlo non è indispensabile ma tutela il mobile da
eventuali nuove larve.
- I fori attivi, ( fig.1 )
sono quelli che ancora ospitano larve
di uno o più tarli e che possiamo notare di colore più
chiaro e spesso ostruiti da polvere di legno. In questo caso
bisognerà munirsi di " santissima pazienza ", un ottimo
antitarlo, una siringa e iniettare in ogni foro il liquido
fino alla saturazione della galleria, in modo che il
prodotto raggiunga il fondo della cavità. Bisogna però
portare attenzione alla fuoriuscita del liquido
antitarlo perche' non rovini la precedente patinatura del
mobile asciugando continuamente la sommità del foro.
Terminiamo il trattamento spruzzando o cospargendo con un
pennello il trattamento solamente all'interno del mobile.
Inserire immediatamente il mobile trattato in una busta in
plastica come quelle usate per la raccolta dei rifiuti
urbani, chiudere bene l'estremità aperta e lasciare per
circa 10/15 giorni in modo che tutte le larve non abbiano
modo di uscire.
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NEWS:
Alcune qualificate
Società leader nelle innovative tecniche nel trattamento di
opere lignee in collaborazione con le università che operano
per la tutela dei Beni Culturali stanno mettendo a
punto dei particolari Forni a Microonde per eliminare
Biobatteri, causa di degrado temporale delle opere il legno.
- Finiture del Mobile:
una volta terminato l'assemblaggio dei vari componenti è
consigliabile passare una leggera cera neutra su tutte le
superfici che restituisce brillantezza alle parti opache e
le protegge nel tempo.
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Il Mobile in Bakelite |
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La Bakelite viene considerata una delle
prime materie plastica sintetiche apparsa in America nei
primi anni del '900. Essendo un materiale altamente isolante
si poteva costruire piccole radio dalle forme e colorazioni
variegati. Data la sua rigidità e durezza ogni
sollecitazione o battuta accidentale causava spesso rotture
distaccamenti di parti del mobile.
Parti Mancanti:Qualora si trattasse di parti
mancanti consiglio di eseguire la ricostruzione con della
ceramica o tramite componenti resinosi.
- Rigature, Abrasioni, Crepe:Utilizzare colle
epossidiche per attaccare le parti separate, poi servirsi di
paste abrasive e polish per cancellare le rigature e
togliere la colla in eccesso.
- Pulitura e Lucidatura:
Togliere preventivamente
con un pennello asciutto l'eventuale polvere nelle parti di
difficile accesso e passare con un panno morbido un
sottilissimo strato di cera legno o lucido neutro.
Questo permetterà al mobile in bakelite di riacquistare un
certa impermeabilità e brillantezza. E' sconsigliato
lavare il mobile con acqua o saponi.
Radio Altar(1950)
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Radio Marea(1950)
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Radio Ultrasonic(1950) |
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Le Parti
Estetiche |
- La Tela per altoparlanti:è l'elemento più
delicato di una radio d'epoca e generalmente la parte che
risente maggiormente di usura nel tempo. Prima di smontare
il telo assicurarsi bene della condizione delle maglie. E'
comunque quasi sempre consigliabile lasciare l'originale
anche se smagliata o rotta. Comunque quando necessario si
possono reperire in commercio delle tele identiche o
alquanto similari.
- La Scala parlante:E' la parte più importante e
delicata di un apparecchio radio. Generalmente sono
riportati i vari tipi di onde che può ricevere la radio, le
rispettive frequenze e spesso il marchio della casa
costruttrice. La scala in vetro serigrafata con il passare
del tempo perde la tenuta delle vernici utilizzate per la
stampa e per questo motivo si deve molta attenzione quando
la si ripulisce, controllando preventivamente lo stato di
tenuta delle vernici. Qualora ci si dovesse trovare alle
prese con una scala rotta o molto usurata l'unica
possibilità sarà quella di ricostruirla a nuovo utilizzando
la tecnica serigrafica. Operazione non semplice e un pò
costosa, in quanto si deve prima ricostruire la mappa della
scala in forma reale e successivamente stampare su vetro. Il
processo serigrafico va ripetuto più volte in funzione ai
vari colori presenti sulla scala. A completamento del lavoro
si fissa la serigrafia con un adeguato trasparente che funge
da fissativo.
- Le Manopole:Diciamo che le manopole di una radio
d'epoca sia la parte più semplice da restaurare, sono
generalmente in bakelite, basta passare un poco di pasta
abrasiva fine che riprenderà l'antico splendore. Per le
manopole mancanti ci sono due alternative: Ricostruzione
della manopola con la tecnica dell'impronta, avendo a
disposizione una manopola originale si crea una impronta su
cui si andrà a colare una resina che ne prenderà la forma.
Andare alla ricerca nei vecchi mercatini o presso alcuni
restauratori della manopola mancante.
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Il circuito elettrico. |
- Il Circuito elettrico:Ho potuto notare che su
questo tipo di intervento ci sono due tipi di pensiero.
Alcuni restauratori riparato l'eventuale guasto elettrico,
richiudono la macchina lasciando intatto il resto come
trovato per non dover eventualmente incorrere ad imprevisti
di funzionamento dovuti alle precarie condizioni di
collegamenti o contatti elettrici. Personalmente penso che
questo benché saggio modo di fare non completi il restauro
del ricevitore. La sostituzione dei condensatori di
alimentazione, la lubrificazione dei potenziometri e del
selettore di onda, la pulitura delle zoccolature delle
valvole vada sempre fatta, migliorando così la qualità del
restauro. Alcuni pignoli restauratori testano anche la
qualità delle valvole con lo speciale strumento provavalvole.
Non entro nei particolari tecnici della
riparazione in quanto credo che solamente coloro che
dispongono della relativa conoscenza tecnica possano
comprendere.
Circuito INCAR LV57
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Radione
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Le Valvole Elettroniche: sono quei
elementi attivi a forma di rudimentale lampadina di diversa
forma e dimensione, collocate generalmente in ordine sparso
sulla superficie de telaio della radio. Il loro compito
importante è quello di elaborare e amplificare i bassissimi
segnali di radiofrequenze captati dall'antenna in modo da
essere ascoltati senza l'ausilio di cuffie e da più persone
nello stesso tempo, ( contrariamente alla radio galena che
si poteva ascoltare solamente in cuffia). Esistono
maggiormente due tipi di valvole: Valvole Europee e
Valvole Americane.
-
Le Valvole Europee:
sono distinte da
una sigla composta da lettere seguite da numeri.
La prima lettera indica il tipo di accensione del
filamento, la seconda e eventualmente la terza
lettera indica il tipo di valvola e di conseguenza la
sua funzione nel circuito, il numero/i rappresenta il
modello o l'ordine di fabbricazione o tipo di zoccolatura.
Di seguito una tabella per la decifrazione delle valvole
europee.
Prima lettera
-
A = c.a. tensione acc. 4V (
colleg.. parallelo )
-
B = c.a. corrente acc. 180 mA (
colleg. serie )
-
C = c.a. corrente acc. 200 mA (
colleg. serie )
-
D = c.c. tenzione acc. 1,4V (alim.
a pile )
-
E = c.a. tenzione acc. 6,3 V (
colleg. parallelo)
-
F = c.a. tenzione acc. 13 V
( colleg. parallelo)
-
K = c.a. tenzione acc.
2V
-
U = c.a. corrente acc. 100 mA (colleg.
serie )
-
V = c.a. corrente acc. 50
mA
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Seconda lettera
-
A = diodo rivelatore
-
B = doppio diodo rivelatore e CAV
-
C = triodo (non finale)
-
D = triodo finale
-
F = pentodo amplificatrice AF/MF
-
H = esodo o eptodo convertitore
-
K = ottodo convertitore
-
M = indicatore sintonia ( occhio
magico )
-
Y = rettificatrice monoplacca
-
Z = rettificatrice biplacca
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- Vi sono due grandi categorie di valvole: valvole in "
vetro con zoccolo in bachelite" e valvole "
tutto-vetro ".
- Le valvole " vetro-bachelite " 8 piedini chiamate
" OCTAL ", a sua volta sono di due tipi : OCTAL
europeo la cui disposizione dei piedini non uniforme
permette il corretto inserimento nello zoccolo. OCTAL
americano con disposizione dei piedini uniforme ma con
chiavetta di posizionamento.
- Successivamente vennero ideate le valvole "Tutto-Vetro",
dette anche Miniatura, di ridotte
dimensioni eliminando così le problematiche dei collegamenti
piedini-elettrodi delle Octal. Il posizionamento di questo
tipo di valvole era garantito dall'assenza di un piedino
oppure dalla chiavetta di posizionamento o da una sporgenza
alla base della valvola (valvole rimlock).
- Sostituzione dei Condensatori:
Generalmente quando si procede al restauro di una radio i
condensatori elettrolitici in dispersione vanno sostituiti
con dei nuovi condensatori dalle caratteristiche similari.
Spesso però ci si trova nella difficoltà di reperire
condensatori identici, ma di dimensioni e forme ben diverse
dall'originale, e allora con santa pazienza dovremmo
recuperare l'involucro dell'originale per poter inserire al
suo interno il nuovo condensatore di dimensioni ridotte in
modo che la struttura circuitale non venga alterata dai
variopinti componenti moderni. Anche per la sostituzione
delle resistenze e dei condensatori ceramici va tenuto conto
di quanto già descritto, ma in questo caso possiamo meglio
riutilizzare anche vecchi componenti.
-
La ruggine del telaio:
è un
vero grattacapo per i restauratori esperti e non.
Rimuovere la ruggine su di un telaio è davvero complesso in
quanto di difficile accesso, dovuto dalla presenza dei vari
componenti (valvole, trasformatori, bobine e cavi elettrici
), già critici per l'età. Alcuni tentano di lavare le parti
arrugginite con acqua e soda, ma penso che data la
difficoltà di accesso di alcune parti e per la presenza di
componenti elettrici non sia proprio la migliore soluzione.
Altri trattano le parti ossidate con converti ruggine (Ferox,
ecc...), ma non elimina la ruggine e lascia le parti
trattate di un brutto colore scuro, necessita poi un ritocco
di verniciatura non proprio bello da vedere. Posso
consigliare una buona pulitura con spazzola abrasiva per
togliere l'ossidazione e poi passare con della pasta
abrasiva da carrozzeria per eliminare lo sporco residuo e
lascia sulle parti trattate un sottile strato di cera che
impedisce il riformarsi di altra ruggine. Questo tipo di
restauro ci permette di lasciare intatte le caratteristiche
del metallo originale ed evitare spiacevoli inconvenienti di
funzionamento.
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Restaurando.
In questa sezione saranno mostrati i più
significativi restauri di oggetti d'epoca effettuati da tutti
coloro che ci invieranno illustrazioni documentate dei propri
lavori. Questo ci permette di visionare e portare a conoscenza
delle varie tecniche del restauro, dei materiali usati e dei
risultati ottenuti per riportare oggetti antichi al proprio
aspetto originale. |
Radio CGE 1331 (1939-40)
A prima vista può sembrare un normale restauro di una
vecchia radio, ma se clicchiamo sulle foto per ingrandirle potremo notare che si
tratta di un lavoro piuttosto laborioso. La mancanza e il distaccamento di
impiallacciatura del mobile ha richiesto un certosino lavoro di preparazione,
incollatura e lucidatura utilizzando gli stessi metodi e materiali dell'epoca.
E' inutile affermare che la quotazione di questa radio non ripaga economicamente
il tipo di restauro effettuato e che solamente la passione ha salvato un'altro
oggetto, altrimenti destinato prima o poi in discarica.
Grazie Guido !!!
Restauro di ..Guido Rubino(
positronica@alice.it )
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Radio CGE 315 (1941-42)
La scala parlante aveva delle
mancanze sia nel disegno che nel colore e con un lavoro
certosino ho ricostruito a PC. La scala è stata
riprodotta su vetro con tecnica serigrafica, un
lavoro perfetto meglio dell’originale. Anche
l’altoparlante aveva bisogno di una ricromatura (divorato
completamente) e ho provveduto a cercarne uno di
ricambio con sospensione in carta. L'attenzione è stata
rivolta a riportare l'oggetto al proprio aspetto
originale, riparando tutto ciò che nel tempo sia stato
danneggiato o manomesso. Si noti le condizioni della
radio all’interno e all’esterno prima e dopo il
restauro. Il mobile è stato reintegrato in alcune zone
con dell’impiallacciatura dello stesso tipo e la
finitura è stata eseguita con spirito e gommalacca.
Inoltre ho acquistato un set di manopole, è quello
originale CGE (non riprodotto)
Restauro di ..Guido Rubino
(
positronica@alice.it )
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Radio Incar LV57 (1940)
Guardando solamente la prima foto e
il modo di come sia ridotto mi venne la tentazione di
togliere il circuito elettrico e utilizzarlo per
accendere il fuoco. Ma munito di "santa pazienza e olio
di gomito" ho rimesso una nuova impiallacciatura,
ricostruito l'angolo mancante, una passata di tintura,
gomma lacca e cera, ho salvato una bella radio italiana.
Restauro di F. Gambioli (
info@elettrovintage.it )
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La
Voce del Padrone 510 (1950)
Questa bella radio dei primi
anni '50, arrivata fino ad oggi integra
probabilmente mai toccata prima, vista l'abbondante
polvere di legno su tutta la struttura interna, è
ritornata a rivivere per altri anni ancora dopo un'
accurato restauro del mobile e della parte elettrica.
Restauro di...
Renato (
diadiadia@libero.it
)
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Philips BI 490A (1950-51)
Questo lavoro inviatomi dall'amico
Paolo Stigliano rappresenta un significativo lavoro di
restauro certosino con l'attenzione di riportare
l'oggetto al proprio aspetto originale. Non si nota la
sostituzione dei condensatori elettrolitici in quanto
sono stati inseriti all'interno dei contenitori
originali, così come ai condensatori assiali è stata
riavvolta una adeguata etichetta d'epoca. Una
buona pulizia dei componenti, delle zoccolature e dello
chassis completerà al meglio la funzionalità. Importante
anche il trattamento, pulizia e finitura del mobile che
completeranno un ottimo restauro conservativo.
Restauro di... Paolo
Stigliano (
p.stigliano@tin.it )
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TV Phonola 27" (1957)
Vedendolo così e sentire il suo peso
(circa 50Kg) lo avrei lasciato volentieri al suo
destino, casa rifugio per topini e scarafaggi, nonché
tarli. Dopo averlo ripulito internamente di tutto
quello che ospitava all'interno e fatta qualche
riparazione elettrica sono riuscito a farlo funzionare.
Una buona grattatina al mobile e accurata laccatura è
ritornato a vivere.
Fabio
Gambioli (
info@elettrovintage.it )
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