I primi
esperimenti
- Il
fonoautografo ideato da
Leon Scott
nel
1857, è stato il primo
prototipo del fonografo. Era in
grado di trascrivere graficamente le onde sonore su un mezzo
visibile, ma non c'era modo di riprodurre il suono
registrato. L'apparecchio era costituito da un corno che
concentrava il suono su una membrana cui era fissata una
setola di maiale. Inizialmente il mezzo di scrittura era un
vetro annerito col fumo, su cui la setola incideva il
tracciato. Successivamente fu impiegato un foglio di carta
annerito fissato su un cilindro.
|
Brevetto di Edison del 1880 |
- Nel
1887 Charles Cross
espose all'Accademia delle scienze il
principio di
un apparecchio di riproduzione del suono, che egli chiamò "paleofono",
di cui giunse a realizzare un modellino. Qualche mese più
tardi Edison,
costruì il suo primo "fonogramma", o "fonografo"
(dal greco "scrittore del suono").
Questo apparecchio di Edison venne presentato
all'Esposizione universale del 1889.
I primi fonografi di Edison usavano come
supporto di registrazione un cilindro e sfruttavano un
movimento verticale dello stilo. La pressione sonora era
tradotta in profondità di incisione del solco.
-
Il
danese Pulsen, nel 1898, mise a punto un suo apparecchio, il
"telegrafono",
che esiste tutt'oggi, con cui venne trasmessa per la prima
volta la voce di Giuseppe I.
-
Nel 1897 lo
studioso Emile Berliner
sviluppa il grammofono, pensò
che utilizzando un disco con movimento orizzontale, invece
che il rullo di Edison si poteva ottenere diversi vantaggi
come una più costante velocità, la possibilità di effettuare
più copie e occupava minor spazio.
I dischi avevano un diametro di
5"(12,5cm) e registrati su un solo lato. Nel 1895 furono
introdotti i dischi da 7" (17,5 cm) seguiti nel 1901 da
quelli da 10" (25 cm).
- 1903 - l’industriale
statunitense del cioccolato Stollwerk inventa un player per
bambini che riproduce musica incisa su solchi di cioccolata.
- Alcune aziende iniziarono così
a costruire i primi mobili che contenevano il meccanismo
perpetuo che precaricato con manovella manuale permetteva di
far girare costantemente il disco, dando estro alla fantasia
per la realizzazione di modelli variegati che dovevano
entrare nelle case nobiliari. Il modello a " Cassetta " (
tipo portatile ), quello a tromba e il mobile grammofono
hanno portato nelle case le più grandi opere della
prima metà del '900.
|
Fonografo di Edison 1878
Fonografo a rullo 1890
"La Voce del Padrone"
Grammofono Pathé |
Il
Giradischi e il disco
Vinile
-
Ma
una quindicina di anni dopo, in seguito ai miglioramenti
tecnici, si poté cominciare a registrare su dei dischi (non
più su rulli) qualche successo del grande repertorio
musicale, assicurandone in questo modo una diffusione enorme
ed un grande successo commerciale.
Nel
1908 il disco inciso su due lati incontrò il favore del
pubblico e così la tecnologia del disco ebbe sempre maggiore
diffusione, anche a causa del prezzo più contenuto.
-
La prima incisione a 78 giri fu una "Carmen" di Bizet ed un
"Concerto per due violini" di Bach, nel 1910, a cui seguì
una registrazione integrale della "Quinta Sinfonia" di
Beethoven nel 1913.
-
1931 – il direttore d’orchestra inglese Leopold Stokowski
(1882-1977) porta ad una riduzione dello standard di
velocità dei dischi, da 78 a 33 1/3rpm; è stato un pioniere
nell’arte della registrazione con i suoi coraggiosissimi
bilanciamenti delle sezioni orchestrali.
-
Il compositore francese Edgar Varese (1883-1965) compie
esperimenti con dischi, suonandoli al contrario e variando
la loro velocità.
- 1918 - Vista l'utilità dell'uso
del disco inizia a svilupparsi il
giradischi elettrico e nel 1920 è messo in
commercio il primo disco flessibile in carbonio.
-
1948 - il
disco
in vinile
rimpiazza il carbonio come materiale base per la
fabbricazione dei dischi.
Il disco di
acetato di vinile, nelle sue
versioni a 78, 33, 45 giri, fu il supporto più diffuso per
la riproduzione del suono e in particolare della musica.
Questo metodo di riproduzione ebbe, come si sa, un enorme
successo: "solco" e "puntina" sono rimasti i
componenti fondamentali fin nell'era dell'hi-fi e solo con
l'avvento e la diffusione del compact-disc hanno perso il
loro predominio. Questo oggetto, apparentemente liscio e
regolare, vene inciso in cerchi concentrici dalle pareti
tortuose che rappresenta l'altezza e la frequenza dei suoni;
quando la puntina, poggiata sul disco in movimento, urta le
asperità dei solchi non fa altro che trasmettere differenti
vibrazioni alla testina che a sua volta le trasforma in
tensioni elettriche e, quest'ultime, raccolte
dall'amplificatore tornavano ad essere suoni.
La superiorità del "vinile", come il mezzo di riproduzione
più fedele del suono, non fu mai messa in discussione da
altre forme di registrazione o supporti; addirittura anche
oggi, nella piena maturità del digitale, i "puristi"
dell'hi-fi si beano di impianti con tanto di piatto e
valvole.
- Con l'avvento del giradischi elettronico e del
vinile, sin dai primi anni 40 compare sul mercato americano
i primi esemplari di una grande scatola musicale: il
juke-box, divenuto poi il mito
di culto affascinante per i giovani di ieri e "gettonato"
dai collezionisti di oggi. Il primo "fonografo a moneta"
nasce alla
AMI nel 1927 , ma
ben presto giunse sul mercato l'agguerrita concorrenza della
Wurlitzer
,
Seeburg, e
Rock-Ola. I modelli più in voga
che hanno fatto più successo vanno dal coloratissimo e
innovativo 1015 Wurlitzer (1946) e al Victory (1943-45), al
mitico Seeburg M100C(1952), il Juke-box di Fonzie e
allo psicadelico Sunstar degli anni '70. La macchina
veniva installata in luoghi pubblici e negli stabilimenti
balneari, consentendo di ascoltare
brani di musica per pochi centesimi. Proprio per
questo motivo che nel 1964 nasce il popolarissimo
Festivalbar di Vittorio
Salvetti, la nota manifestazione canora estiva delle canzoni
più " gettonate " che affascinava i giovani di ieri e quelli
di oggi.
- Gli anni 60/70 sono stati anni del boom discografico,
tutti i più grandi artisti investivano sempre più
sull'incisione di LP e 45g collezionando milioni di copie
vendute, nasceva però l'esigenza di progettare giradischi
portatili, nacque così il famoso Mangiadischi
( il giradischi alimentato a
batteria ) che permetteva di ascoltare musica in auto,
all'aperto ed ovunque non ci sia possibilità di allacciare
il giradischi ad una fonte elettrica.
|
Giradischi Equipe
Il Disco in Vinile
Fonografo a Valigia
AMI Continenental 1960
Mangiadischi Irradiette |
La
Tecnologia Digitale
- Nel 1976 avvenne il salto dalla consolidata
tecnologia dei dischi 45 g. e dei long playing ad una
nuova rivoluzionaria tecnologia: la
registrazione ottica digitale. Dalla ricerca della
Philips, conseguente ai primi studi sulle memorie ottiche
condotti agli inizi degli anni 60 in USA da Westinghouse e
dai Bell Laboratories, nacque nel '76 il
CD-Audio (Compact Disc Audio).
Ma il CD può rendere finalmente
attuabile un'altra esigenza, ossia quella di poter "saltare"
con perfetta precisione all'inizio del brano desiderato (per
ascoltarlo o per copiarlo): una cosa impossibile con i
nastri, fattibile con gli LP ma comunque piuttosto
difficoltosa per la necessità di precisione del punto in cui
il braccio del giradischi deve essere collocato. Per questi
motivi, ma soprattutto per la qualità del suono, la
leggerezza e l'assenza di usura, il CD ha avuto via via un
successo crescente ( nel 1988 negli Stati Uniti le vendite
di CD superarono quelle dei dischi in vinile) fino alla
definitiva assoluta affermazione come mezzo pressoché
universale di riproduzione del suono.
- Un altro supporto di registrazione si affacciò sul
mercato nel 1987: il DAT
(Digital Audio Tape). Il DAT ha rappresentato dal punto di
vista qualitativo un miglioramento per la riproduzione e
conservazione del suono, ma ha trovato successo commerciale
pressoché solo negli ambienti professionali del trattamento
del suono.
- Anche se il CD è poco più che ventenne, il suo
standard è ora messo in discussione dall'ultima innovazione,
il Digital Versatile Disc (DVD)
che sta cominciando a penetrare il mercato di massa. In
questo caso non si tratta di una rivoluzione come quella
operata dal CD (in fondo si rimane comunque nel digitale),
ma la qualità offerta dal DVD e la capacità del nuovo
supporto sono significativamente superiori. I DVD hanno le
stesse dimensioni dei CD e si dividono in DVD-Video che
servono per vedere i film e in DVD-Audio che, come i CD
musicali, servono per registrare solo tracce audio.
- La tecnologia digitale del compact disc si può
dire che ha introdotto il concetto di
multimedialità nell'evoluzione del computer il quale
sta diventando uno strumento sempre più utilizzato per la
memorizzazione e manipolazione di immagini e suoni esaltate
dal boom di Internet e dallo
sconfinato patrimonio informativo che essa mette a
disposizione.
Il grande aumento di accessi al
web ha spinto la ricerca verso le soluzioni che
potessero conciliare la ancora limitata velocità di
trasmissione delle reti con la sempre maggiore richiesta di
contenuti multimediali da parte degli utenti.
Da queste ricerche è scaturito il formato
MPEG (Moving Picture Expert Group)
Layers 3, comunemente conosciuto come
Mp3, il quale, utilizzando un
complesso metodo di compressione consente di "racchiudere"
megabyte in uno spazio 10 volte inferiore a quello
utilizzato in un CD-Audio.
fabio
gambioli
|
Multi Lettore CD
DAT
Logo del formato DVD
Logo formato MP3 |
Bibliografie
-
Giradischi
(www.wikipedia.org )
-
Dal fonografo a mp3
(www.noemalab.org )
-
Giradischi
(www.vinieolibar.it)
-
Il Fonografo
(www.scienzaonline.com)
|
|
|